Le emozioni del paracadutismo
Dal racconto di paracadutista al termine del suo corso AFF.
Pensavo di poter controllare determinate emozioni, ma sbagliavo di brutto! Alzarsi presto e raggiungere la drop zone, cambiarsi e sentire il proprio nome dal manifest. Ultimi controlli e poi via…tutti sul Dodge.
Salutarsi durante i due minuti di percorso verso la pista e poi eccolo lì…il Pilatus in arrivo. Imbarcarsi con apparente confusione, nel caos generato dagli 800 cavalli …di quella fottuta turbina, odore di cherosene bruciato (impossibile da dimenticare), troppo buono!
Tutti dentro, e improvvisamente si é in aria…ma noti che quello strano sapore che “stranamente” avvertivi comincia a farsi sempre più pungente. A bordo continuano gli scherzi, le prese in giro, i controlli.
Ognuno, con i propri riti e le proprie paure, raggiunge quota 4200; perché in fondo, dentro di noi, lo sappiamo: non é un gioco. Poi il pilota indica un minuto al lancio, e quel meraviglioso momento dei saluti prende forma, semplicemente spettacolare! Ti senti grande, unico, anche una pippa come me! Si apre il portellone e a ritmo ben scandito…GIÙ!
Dio che treno gente! Mai provato niente del genere!
Questo in realtà non é uno sport, né tanto meno un gioco.
Questo é…!!! Impossibile da spiegare! Questa é droga allo stato puro!!! Ecco cosa é…e solo chi c’é dentro può capire veramente.
Ed é per questo e altri 1000 motivi che vi odio tutti! Perché oramai sono nella preda più totale!!!
Blue sky…!!!
par. Roberto M.
Grazie Roberto di averci fatto condivedere questo meraviglioso momento.
Digia
Lascia un Commento
Devi aver fatto il login per inviare un commento