Archivio di Dicembre 2011
Dopo l’apertura del paracadute
Effettuati i controlli accertarsi che la vs. vela sia idonea per un atterraggio in tutta sicurezza, è necessario essere sicuri che la direzione di volo che ci porterà all’atterraggio, non interferisca con la “zona di apertura” dei parà in decollo con noi.
Approfondiamo: l’aero lancerà i vari gruppi in aereo, AFF-Tandem-FCL-Free fly-etc., con un distacco tra di loro determinato da una serie di parametri: velocità dell’aereo, vento in quota, differenza di volo delle varie specialità in caduta libera. Comunque in media il distacco è tra i 5/10 secondi, anche se in condizioni particolari aumenta.
Se prendiamo in esame il numero di gruppi, la media nel Pilatus è intorno ai 3/5 .
Moltiplicando la differenza media di 8 secondi di distacco per 5 uscite , otteniamo che se il primo ad aprire è paracadutista con poca esperienza , si troverà a vela aperta a 1400m ,dopo circa 50 secondi di caduta libera, l’ultimo ad uscire ha da poco lasciato il Pilatus. A questo punto se l’allievo si dirige verso il punto di apertura dell’ultimo si può creare una situazione di pericolo, perchè nei circa 40 secondi di volo l’allievo può anche percorrere la distanza che lo separa da questa “zona di apertura”.
Allora sarà sempre una buona regola dopo l’apertura dirigersi appena possibile a 90° rispetto la direzione dell’asse di lancio, possibilmente sopravvento, finchè gli altri paracadutisti dopo di noi non hanno aperto i loro paracadute.
All’interno del mio Manuale del Corso AFF potete anche visionare un semplice schema forse più chiaro delle sole parole, rivolgetevi comunque ai vostri istruttori per approfondire l’argomento.
Blue Skies
Alessandro Di Giacomo
IPS AFF-USPA I/AFF